La tua progettazione è sostenibile? (Parte 1)

Con l’incessante aumento del riscaldamento globale, dell’inquinamento atmosferico, delle discariche traboccanti e delle risorse naturali limitate, è più che mai cruciale cambiare il modo in cui progettiamo i nostri prodotti.

Dobbiamo passare dall’attuale approccio “take-make-waste” (che, letteralmente, significa “prendi, utilizza e cestina”) classico di un’economia c.d. lineare a quello più sostenibile e innovativo tipico dell’economia circolare, il quale mira a ridurre l’uso delle risorse naturali, riducendo il fabbisogno energetico di produzione e distribuzione favorendo la realizzazione di prodotti riutilizzabili e/o riciclabili.

Come azienda estremamente attenta a quest’evoluzione, sappiamo che non è assolutamente possibile continuare con l’approccio dispendioso e devastante tipico dell’economia lineare. Abbiamo quindi l’opportunità – o forse è meglio dire la responsabilità – di affrontare questa sfida globale cercando di ripensare il modo in cui progettiamo i nostri prodotti. Come? Beh, cercando di applicare un pensiero ingegneristico: ossia quello volto alla risoluzione dei problemi!

Come iniziare

La prima cosa essenziale da ammettere è anche la più semplice: la soluzione parte da noi (tutti). Questo articolo è suddiviso in due parti ed in questa prima vogliamo discutere di come passare da un’economia lineare a un’economia circolare attraverso la progettazione circolare. Per dare una definizione, potremmo affermare che la progettazione circolare consiste nella pratica di applicare i principi dell’economia circolare in fase di progettazione, mirando a eliminare sprechi e inquinamento, rigenerando così i sistemi naturali e mantenere prodotti e materiali in uso il più a lungo possibile.

Ovvio è che la situazione è critica ad oggi, e il settore dell’industria globale non può permettersi di continuare con l’approccio dispendioso di un’economia lineare. Abbiamo raggiunto i limiti della scalabilità e questo modello non è più sostenibile.

Economia lineare e economia circolare

Per iniziare, diamo un’occhiata più da vicino ai modelli di economia lineare e di economia circolare per ottenere una migliore comprensione.

L’approccio “take-make-waste” tipico di un’economia lineare sottrae le risorse naturali al pianeta per poter realizzare prodotti. Questi prodotti sono spesso progettati, realizzati, distribuiti e gettati nel flusso dei rifiuti solidi senza alcuna preoccupazione per il riutilizzo o il riciclaggio.

Image credit: Recycling Council of Ontario to Circular Innovation Council

D’altra parte, in un’economia circolare gli obiettivi primari sono eliminare gli sprechi dal sistema, ridurre al minimo o escludere l’uso delle risorse naturali e progettare e realizzare prodotti che abbiano un ciclo di vita più lungo o un ciclo di vita multiuso.

Quindi, ad esempio, quando ci troviamo difronte alla scelta dei materiali per la realizzazione del nostro prodotto, potremmo pensare di utilizzare un materiale riciclato invece di una nuova risorsa naturale.

Un altro esempio potrebbe essere la realizzazione di un prodotto multiuso dove nella prima fase del suo ciclo di vita svolge una funzione particolare, poi quando non può più svolgere la sua funzione originaria, magari può essere utilizzato per un altro scopo. Ad esempio, una confezione di cibo monouso potrebbe diventare un contenitore riutilizzabile per la conservazione o il microonde, oppure un bidone della spazzatura potrebbe diventare un bidone del compost. Quando finalmente raggiunge la fine del suo ciclo di vita, potrebbe essere riciclato.

Tutto ciò pensiamo che possa aver reso l’idea di cosa è possibile fare e delle innumerevoli applicazioni che la progettazione circolare ha. Però c’è una grande variabile a questo principio: infatti l’unica che ci separa da poter passare da un’economia lineare ad una circolare siamo noi. Tutto ciò che dobbiamo fare è questo: cambiare la nostra mentalità (che può essere anche vista come un’opportunità per diventare davvero creativi e innovare).

Diventare ingegneri migliori

L’ingegnere non può e non deve essere considerato solamente come un risolutore di problemi, infatti un ingegnere è a sua volta un innovatore che è abituato a pensare fuori dagli schemi. E poiché il design circolare si concentra sulla progettazione di prodotti, servizi e sistemi con in mente un quadro più ampio, è bene che si inizi a ragionare sulla creazione di prodotti duraturi, utili, innovativi e rispettosi dell’ambiente.

Di seguito vengono riportate alcune cose che possiamo considerare per raggiungere tali obiettivi.

Fattori umani:

  • La considerazione delle esigenze dell’utente porta a soluzioni progettuali di facile utilizzo e pertinenti. Il ruolo del progettista è sempre più importante quando agli utenti viene chiesto di modificare i comportamenti in risposta a limiti ecologici.
  • Ridurre gli inquinanti e gli agenti cancerogeni

Obiettivo per un uso a basso impatto:

  • Ridurre al minimo le emissioni/integrare fonti di energia più pulite o rinnovabili
  • Ridurre le inefficienze energetiche
  • Ridurre le inefficienze nell’uso dell’acqua
  • Ridurre le inefficienze nell’uso dei materiali

Riciclare/riutilizzare:

  • Design per una facile riparazione, pulizia e per consentire una facile sostituzione delle parti usurate o obsolete

Selezione del materiale:

  • Scegli materiali migliori che abbiano un impatto ambientale minimo massimizzando il potenziale di riutilizzo e riciclaggio

Il design circolare sta prendendo piede

Molti settori, come quello dell’industria plastica, stanno già abbracciando la progettazione circolare e l’economia circolare. Dal 2019 è un argomento di discussione in corso alla fiera “K”, uno dei più grandi eventi sulla plastica che si svolge a Düsseldorf, in Germania, con oltre 200.000 partecipanti da oltre 160 paesi. Quello che abbiamo visto è che molti dei principali produttori mondiali di materie plastiche espongono e utilizzano lo spettacolo per promuovere i loro obiettivi e iniziative di sostenibilità/economia circolare. E per il K show di quest’anno, l’economia circolare e la protezione del clima sono due degli argomenti più caldi.

Covestro è una delle aziende del settore della plastica che fa dell’economia circolare una priorità. Covestro è un fornitore leader di materiali polimerici ad alta tecnologia, che collabora con Dassault Systèmes fornendo dati sui materiali plastici sofisticati e di alta qualità utilizzati per simulare il processo di stampaggio a iniezione.

Com’è possibile intuire dalla seguente citazione del CEO di Covestro, loro credono che la plastica sarà fondamentale per affrontare le sfide globali presenti e future che tutti dovremmo far fronte.

“Date le numerose sfide globali, la plastica è vitale per creare un futuro veramente sostenibile e per fare dell’economia circolare il nuovo principio guida”, ha affermato il dott. Markus Steilemann, CEO di Covestro

Anche se oggi solo il 9% circa di tutta la plastica viene riciclato, si prevede che tale percentuale aumenterà in modo significativo nel prossimo futuro man mano che l’economia circolare e la protezione del clima diventeranno prioritarie per l’industria della plastica.

Perché dovremmo preoccuparci

Concludendo questo discorso potremmo porci un semplice ma mai banale quesito: perché dovremmo preoccuparci? Per prima cosa, perché stiamo facendo scelte migliori e più sane per i consumatori e per l’ambiente. Oltre a questo punto, è palese come dietro al tema dell’economia circolare si alloggia anche un intrinseco valore economico. Difatti, la transizione verso un’economia circolare ha un enorme potenziale di crescita economica, risparmi sui costi dei materiali, creazione di posti di lavoro e miglioramento della tecnologia dei materiali, generando una maggiore efficienza energetica, migliori opportunità di profitto e raggiungimento degli obiettivi climatici chiave per la sopravvivenza dell’uomo.

Accenture Strategy stima che vi sia un potenziale per sbloccare una crescita del PIL di $ 4,5 trilioni entro il 2030 attraverso un allontanamento radicale dal tradizionale sistema di produzione e consumo di rifiuti.

 

Speriamo che questo articolo (tratto dall’articolo già pubblicato nel blog di SOLIDWORKS mondo) sia stato interessante e, soprattutto, che possa servire da invito all’azione per sviluppare prodotti più ecologici e con un minor impatto ambientale. Perché, presto o tardi, verrà il momento in cui non solo i prodotti dovranno funzionare e avere un bell’aspetto, ma anche essere sostenibili.

Rimanete sintonizzati per la seconda parte di questo articolo dedicato alla progettazione circolare e sostenibilità: andremo ad esaminare come la simulazione virtuale può essere incorporata, grazie ad alcune delle nostre soluzioni, nella progettazione circolare in modo da aiutare gli ingegneri di tutto il mondo a raggiungere i loro obiettivi di progettazione circolare e sostenibilità.

SOLIDWORKS Italy

Il software di progettazione SOLIDWORKS® è tanto semplice quanto potente, non a caso viene definito da molti utenti come la soluzione di progettazione best in class. Le soluzioni SOLIDWORKS si concentrano sul modo in cui lavori ogni giorno, con un ambiente di progettazione 3D intuitivo e integrato che copre tutti gli aspetti dello sviluppo del prodotto e aiuta a massimizzare la produttività di progettazione e progettazione. Oltre 2 milioni di designer e ingegneri in tutto il mondo utilizzano SOLIDWORKS per dare vita ai loro progetti, da gadget divertenti a innovazioni per un futuro migliore.